una storia

liberamente tratto da 
“Ex-esplodano gli attori”
di Gabriel Calderón

 

Alessandro Bernabei (Antonio)
Marzia Colandrea (Tadea)
Sabrina Piscaglia (Joselita)
Sonia Scorti (Graciela)
Linda Sessa (Ana)
Raffaella Tarquini (Julia)
Agostino Terranova (Jorge)

Assistenza alla regia/drammaturgia Cecilia Carponi; organizzazione Linda Sessa; Tecnica e luci Nicola De Santis; regia Francesco Villano

con il sostegno di Spin Time Labs e La Scatola dell’Arte

Questa è una storia piena di buchi, che va avanti e indietro nel tempo, tra il 1981 e il 2012. È la storia di una famiglia all’epoca delle grandi dittature del Sud America. Non è quindi la Storia, ma un frammento privato, scampato alle macerie del mondo, del silenzio e degli insabbiamenti. Buchi che noi e voi, spettatori e spettatrici, tenteremo di riempire come potremo, proprio qui, oggi.

Tutto inizia e finisce nel 2012 con una cena di Natale in cui Ana, oramai trentenne, con l’aiuto della fidanzata Tadea, riunisce la sua famiglia per avere finalmente spiegazioni sul Passato. Ana, infatti, è nata nel 1982, ovvero proprio negli anni più dolorosi di quei regimi, quelli che eliminavano perlopiù in mare i contestatori, poi chiamati desaparecidos, appunto.

Non è la dittatura in sé che ci interessa qui indagare, piuttosto quello che resta dopo la sua fine.

Cosa resta a chi è sopravvissuto, ai parenti delle vittime e dei carnefici?

E se vittime e carnefici non fossero così facilmente identificabili?

Se facessero tutti parte di una stessa famiglia?

29 e 30 giugno ore 21

Per informazioni e Prenotazioni: unastoria.spettacolo@gmail.com

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